Montichiari (BS)
Progettazione: 2017
Invitalia
Riccardo Roda, Silvio Pappalettere, Marco Codazzi, Grazia Maffi
Il progetto propone la rifunzionalizzazione di una porzione della ex-caserma Serini, sita nel comune di Montichiari (Bs), e la sua trasformazione in un hub per immigrati. La stazione appaltante è Invitalia, che tramite una procedura aperta per l’affidamento delle attività di rilievo e progettazione esecutiva di un centro di accoglienza migranti (CARA), ha incaricato l’RTI formato da RES Architetture, Politecnica, Ing. Codazzi, Arch. Maffi, Ing. Giorgetta, Ing. Balatti e Ing. Stoppani. La rifunzionalizzazione degli edifici militari esistenti si è basata su una strategia articolata, mirata al massimo contenimento dei costi di trasformazione. Il progetto si sviluppa su una superficie complessiva di circa 2 ettari. L’edificato è costituito da edifici monopiano distribuiti in maniera regolare all’interno del lotto, serviti da una viabilità carrabile interna. Lo schema funzionale prevede la localizzazione degli alloggi per immigrati nell’edificio centrale del lotto. L’edificio, destinato ad accogliere 100 posti letto e le relative dotazioni igieniche, ha una conformazione tale da permettere, all’occorrenza, di suddividere l’edificio in 6 unità funzionalmente autonome, al fine di soddisfare esigenze tra loro molto differenziate e accogliere diverse categorie e gruppi di persone (uomini, donne, donne con bambini, famiglie, quarantena, ecc…). Il progetto prevede la possibilità di gestire le situazioni di emergenza assicurando 50 posti letto aggiuntivi all’interno del blocco più grande destinato ai servizi; un’altra parte di questo stesso edificio, a cui si accede tramite ingressi indipendenti, ospita la mensa del centro, insieme a diverse funzioni, tra cui deposito biancheria e servizio barbiere. Le attività di servizio e di gestione del centro di accoglienza, come l’ufficio di pubblica sicurezza, gli uffici del personale, l’ufficio di registro e di controllo, il centro di assistenza sanitaria, gli uffici amministrativi del personale, gli uffici assistenziali e sociali, le aule didattiche, l’internet point, la sala culto, la sala ritrovo e la lavanderia di servizio, sono localizzate negli edifici posti a corona del grande piazzale di ingresso, e sono pensate per poter gestire al meglio le necessità della struttura. La rifunzionalizzazione del complesso prevede interventi diffusi di manutenzione straordinaria come la riparazione e sostituzione degli infissi, il ripristino dei controsoffitti e delle pavimentazioni, la realizzazione di nuove partizioni interne, la sostituzione delle porte e il rifacimento totale dei servizi igienici con apparecchi sanitari, pavimenti e rivestimenti adeguati alla specifica normativa per questo tipo di centri di accoglienza. La diagnosi sulle strutture ha determinato l’esigenza di un consolidamento diffuso da realizzare con: opere di irrigidimento puntuali in prossimità dell’innesto di muri di spina e interventi di consolidamento non invasivo nella struttura di copertura. Sono state inoltre previsti interventi di compartimentazione REI, per rispondere agli standard della normativa antincendio, in corrispondenza dei locali tecnici annessi all’interno dei fabbricati, e nell’edificio che ospita la mensa e le camerate. Il progetto prevede la sostituzione completa dei sottoservizi a rete e puntuali tramite la previsione di due reti idrauliche separate, per il convogliamento e lo scarico delle acque meteoriche e nere; una nuova rete di distribuzione di gas metano alle varie centrali termiche che alimenta gli impianti di riscaldamento centralizzati a livello di singolo edificio; una nuova rete idrica antincendio ad idranti alimentata dalla riserva idrica interrata di nuova realizzazione; il ripristino e riadattamento della rete di adduzione dell’acqua sanitaria esistente; nuove reti di distribuzione dell’energia elettrica, con la previsione di una nuova cabina di trasformazione e l’impianto di dispersione a terra. Il sistema edificio-impianto è stato adeguato alla normativa energetica vigente, operando sulle prestazioni dell’involucro dell’edificio e sostituendo completamente le centrali termiche esistenti e i corpi scaldanti con caldaie a condensazione, terminali a fan-coil e termovalvole. Gli impianti idrico ed elettrico sono stati quasi completamente sostituiti per adeguarli alla normativa vigente. Per gli spazi esterni, il progetto prevede il diradamento delle essenze nelle aree verdi, per la creazione di aree verdi usufruibili dagli ospiti del centro. È prevista inoltre la manutenzione e il potenziamento della recinzioni perimetrali, e la messa in sicurezza dell’area grazie a un sistema di videosorveglianza.