Il Piano di Recupero propone la realizzazione di un nuovo quartiere residenziale previa demolizione, con bonifica, della fabbrica della ditta Gover, specializzata nella produzione di prodotti in gomma, da tempo in stato di abbandono.

Il programma di rigenerazione si basa su una corte urbana di grandi dimensioni, che delimita il parco urbano esistente, sulla creazione di aree verdi attrezzate, e sull’inserimento di una nuova viabilità pubblica che creerà una nuova direttrice nord-sud e che metterà in comunicazione via del Pesciolino con via dell’Osteria.

Il nuovo insediamento, che prevede 8.400 mq. di SUL, conclude in modo coerente il programma di trasformazione del sito industriale, inglobando il parco urbano già esistente che viene così incrementato e completato.

Il riferimento agli edifici contigui si manifesta non solo in termini di altezza, ma anche di morfologia insediativa e di linguaggio, riprendendo il tema della corte urbana che racchiude un ampio spazio a parco, in cui le porzioni condominiali e pubbliche risultano percettivamente omogenee.

Sul piano architettonico l’edificato è organizzato mediante una grande corte a “C”, alta sei piani fuori terra, che ospita 140 alloggi destinati a giovani coppie; il complesso è allineato lungo la nuova viabilità stradale, con lati corti aperti verso est, che abbracciano l’edificato contiguo e ne rispettano gli allineamenti. La continuità del sistema del verde rappresenta un importate strumento di ricucitura proposto dal nuovo insediamento

Sul piano architettonico il progetto mira a definire un edificio urbano, con una chiara tripartizione dei volumi mediante basamento di pietra alto due piani, una fascia centrale e un coronamento in aggetto; il linguaggio usato riprende e sviluppa le caratteristiche principali del tessuto insediativo recente.

Sull’esterno i volumi sono scanditi verticalmente dai vani scala schermati con brise-soleil, che ritmano i fronti esterni e che consentono una chiara lettura dell’organizzazione funzionale del complesso residenziale.

Le facciate sono ritmate da un sistema continuo di logge, basato su un modulo-tipo di forma quadrata, con parapetto vetrato accoppiato a brise-soleil fissi di metallo grigio.

Le aree di sosta sono previste in gran parte interrate, consentendo un uso esclusivamente pedonale del piano terreno, con percorsi di uso pubblico che raccordano parco e nuova viabilità pubblica.